- Dolcetto d'Alba DOC
- Dolcetto 100%
- Fermentazione spontanea
- Macerazione e fermentazione alcolica in tini aperti di acciaio
- Fermentazione malolattica e elevazione in contenitori di acciaio
- Affinamento in bottiglia per almeno 3 mesi
- Vigneti nei comuni di: Monforte d'Alba: Cascina Pe Mol e Castelletto
Novello: Ravera e Rocche di San Nicola
Barolo: Rivassi - Gradazione alcolica: 13%
- Tempo di beva consigliata: 2021 – 2026
Dolcetto d’Alba 2020
Piacevole semplicità
Il Dolcetto d’Alba 2020 evidenzia i vari risvolti dell’evoluzione che la stagione 2020 ha avuto, caratterizzata dall’alternanza di periodi caldi e freddi.
Gli aromi di prugne mature e more esalano dal bicchiere, con accenni di elementi speziati ed una distinta nota minerale.
Al palato, il vino è avvolgente, rotondo e gradevole, elegante, ricco ma equilibrato, e nel finale esprime una buona acidità. Si contraddistingue con una marcata espressione di fresca uva rossa, arricchita da sapori di more e mirtilli.
I tannini moderati e maturi, danno al vino un senso di completezza ed una buona struttura. Finisce con limpida acidità ed eleganti tannini persistenti.
Punteggi per l´annata 2020
Doctor Wine 92 punti
Vinous 89 points
L’anno 2020 è iniziato con un inverno mite, relativamente secco e con pochi giorni davvero freddi. Gennaio è stato prevalentemente soleggiato e nelle vigne si è potuto iniziare con il lavora di potatura e di pulizia dei tralicci. Finalmente a metà febbraio, è arrivata della neve e della pioggia. Alla fine del mese le temperature si sono alzate, e la legatura dei rametti da frutto è diventata cruciale, dal momento che c’erano indicazioni per una primavera precoce. A fine febbraio la linfa era già in movimento.
Il bel tempo è proseguito a marzo, insolitamente caldo e secco, stimolandoci a finire rapidamente il lavoro invernale.
Per la metà di marzo il clima si raffreddò considerevolmente e il ritmo della crescita vegetativa rallentò di molto, permettendoci di riguadagnare un po’ di terreno perso nei lavori. In aprile, l’andamento del tempo si stabilizzò, continuando a mantenere lo stesso schema per quasi tutta la stagione della crescita biologica: Quattro o cinque giorni di sole, ai quali seguivano uno o due giorni di pioggia. Questo portò molta acqua sia alle piante che alle falde acquifere sotterranee quasi esaurite, ma complicò il programma del trattamento. Infatti, l’umidità in eccesso causò nella regione serie infezioni di peronospora. La lunga esperienza di Luca nel trattare queste infezioni di funghi ci ha permesso di contenere l’epidemia, per cui nel 2020 e non subimmo danni significativi. Nel finale di marzo, la fioritura si è svolta con buone condizioni metereologiche producendo ottimi frutti.
Alla fine di luglio seguì quindi un periodo di caldo, che tuttavia fu mitigato dalla continua alternanza di sole e pioggia e dalla quantità di riserve d’acqua che erano state accumulate in precedenza. Il bel tempo continuò fino alla metà di settembre, dopodiché una serie di temporali raffreddarono la regione. Le successive settimane furono esemplari, con giornate calde molto soleggiate e notti frizzanti. I frutti maturavano uniformemente e consistentemente, e le condizioni della vendemmia furono ideali.
Le operazioni di vendemmia si sono svolte dal 14 al 21 settembre.