- Nebbiolo d'Alba DOC
- Nebbiolo 100%
- Fermentazione spontanea
- Macerazione e fermentazione alcolica in tini aperti di acciaio
- Fermentazione malolattica e elevazione
- in fusti di rovere francese da 500 litri
- Il Valmaggiore 2010 sibi et paucis, dopo la sua prima uscita ufficiale a settembre 2012, ha beneficiato di un ulteriore affinamento di 4 anni in bottiglia nelle nostre cantine dedicate.
- Prima annata: 1994
- Vigneto nel comune di Vezza d'Alba: Valmaggiore
- Gradazione alcolica: 13,5%
- Tempo di beva consigliata: 2016 - 2028
VALMAGGIORE Nebbiolo d’Alba 2010
Note di degustazione
Settembre 2012 è stato il momento dell'uscita ufficiale sul mercato del nostro VALMAGGIORE 2010, quando ancora molto giovane tentava timidamente i suoi primi passi per una scalata che ad oggi dopo ben sei anni di vita lo hanno riportato a noi con una tale sicurezza di sé che ci può solo inorgoglire.
Gli ulteriori quattro anni di affinamento in bottiglia presso le nostre cantine dedicate al progetto "SIBI ET PAUCIS" hanno contribuito graziosamente ad ingentilire i tannini al palato che ora più morbidi e vellutati.
Al naso domina il dolce della liquirizia, dei frutti rossi estivi come l'invitante tonda e rossa ciliegia delle fiabe e così avvolgenti e profumati petali di rose selvatiche.
Occorre portare pazienza con questo vino proprio come con un figlio nel pieno della sua adolescenza. Lasciar si che il tempo porti alla massima espressione, questo normalmente dopo i primi sei/otto anni dalla vendemmia per un periodo di massimo splendore/massima espressione ai dodici/quindici anni.
Punteggi per l´annata 2010
Wine Advocate 92 points
Vinous 93 points
Wine&Spirits 89 points
Gambero Rosso 2 bicchieri
Bibenda 4 grappoli
Vini Buoni 4 stelle
L'Espresso 14,5/20
I Vini di Veronelli 3 stelle
Andamento dell'annata 2010
L'annata si è aperta con significative precipitazioni di neve e pioggia nei mesi invernali, colmando le riserve idriche. La primavera è arrivata a sprazzi, con periodi alterni di umidità e siccità. La germinazione è avvenuta in maniera irregolare a seconda dell'esposizione e dell'altitudine dei singoli appezzamenti. Successivamente, ma prima della fioritura avvenuta nei tempi, si è poi avuto un leggero aumento delle temperature.
La stagione è poi proseguita con andamenti meteorologici considerati "normali" in base agli standard storici, ma "freddi" se paragonati a esperienze più recenti. Durante il ciclo vegetativo lungo e lento le viti non hanno mai sofferto il calore eccessivo. A parte una settimana di caldo moderato al momento dell'invaiatura a inizio agosto, le temperature non hanno mai superato la media storica di un anno cosiddetto "classico".
Nel 2010 è stato essenziale personalizzare la gestione di ogni singola vite con un'attenta operazione di diradamento e una sfogliatura. La zona del Barolo ha prodotto dei Nebbioli spettacolari, con vini di grande struttura e delicatezza.
Il 2010 può essere considerato un'annata singolare per la sua grazia e la sua potenzialità di invecchiamento.